La luce di gennaio al mattino è implacabile. Non c’è scampo per la polvere come per i pensieri. Si fanno i conti come si fa un inventario: quello che manca e quel che è arrivato. Dovrebbe servire a ripartire da zero, gli scaffali ordinati e la merce al suo posto. Io invece mi sento indecisa su postazioni e desideri.
La luce di questo gennaio è più forte degli anni scorsi. Illumina incongruenze e spoglia i miei nervi tesi. Ci vuole coraggio a fotografare l’esistente, descrivere con lucidità questo presente. Ci vuole visione per non farsi scoraggiare dalla polvere.