Adoro l’intransigenza di M. sui diritti, soprattutto quelli altrui. Non ammette deroghe all’intolleranza, nemmeno quando si tratta di una battuta. Qualche settimana fa un’amica incontrata per strada ha fatto intendere con un gesto distratto l’omosessualità di un suo conoscente. L’ha interrotta immediatamente: «Lo stai prendendo in giro perché è gay – ha chiesto -? Lo sai che quel gesto potrebbe offenderlo?». 2+2 fa 4. E lei ha la prontezza di ricordarmelo sempre.