G. è uno a cui riesce tutto subito. In bicicletta senza rotelle a 2 anni e mezzo. A 5 leggeva e scriveva. L’abbiamo iscritto al corso di musica e ha scoperto di avere un buon orecchio. Qualche lezione di tennis e fa il record di punti. Inutile nascondere quanto M. detesti la rapidità con cui lui raggiunge il risultato.
Ma la scorsa settimana è arrivata la prima nota: grandi lacrime all’uscita da scuola. Poi, mille correzioni dal maestro di musica. E oggi, una sgridata dalla maestra. A merenda era molto abbattuto. «G., non preoccuparti, guarda che a tutti capita di sbagliare». Lui ci pensa un po’ e chiede: «Anche a M. succede?».