Quando ero ragazzina, per avere il permesso di uscire, chiamavo mia madre al lavoro. In ufficio non avrebbe mai fatto telefonate lunghe né alzato i toni. E così strappavo un sì.
Ora che sono io dall’altra parte, ho capito che è molto più difficile dire no piuttosto che sì.
Posso avere ancora un pezzo di cioccolata? Mi compri quel gioco? Posso andare a quella festa? La mia amica psicologa dice che bisognerebbe usare la tecnica del sandwich: la parte “amara” va messa tra due fette di pane morbido, cioè affermazioni dal tono positivo. Peccato che G. il panino non lo finisca mai: «È troppo pesante», dice.